La storia del Ristorante

Finita la seconda guerra il nonno Libero inizia l’attività di muratore e dopo qualche tempo, superate non poche difficoltà, riesce ad avere la sua piccola impresa edile.

Finalmente la fortuna gli sorride un po’ e all’inizio degli anni settanta, racimolato un gruzzoletto, decide di investirlo in un podere: una casa colonica con 10.000 metri di terra.

Dopo qualche anno fu aperto il Ristorante Bastian Contrario. Il nome fu scelto dal primo gestore, personaggio di grande carisma e amante della tradizione contadina, per esprimere il suo fermo intendimento di opporsi al “progresso gastronomico” proponendo i piatti più significativi della tradizione contadina della Romagna.

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Il ristorante fu arredato alla buona, con quanto si poteva trovare presso i contadini della zona. Un abbeveratoio per le bestie alle pareti, i “croin” rivestiti di sacchi del grano utilizzati come lampadari, forche e forconi vari, setacci per la farina al posto dei quadri, un confessionale come cabina telefonica.

L’effige del Passator Cortese, noto brigante ottocentesco, riprodotta nella grande statua collocata in prossimità dell’ingresso, contribuì a testimoniare la ferrea vocazione territoriale della cucina.

La seconda gestione, maturata in continuità con la prima sul finire degli anni ’80, seppe mantenere integra l’impronta originaria del Ristorante, introducendo alcune innovazioni come lo spazio all’aperto e le serate allietate da musica folcloristica romagnola.

Dal maggio 2012 Giulia e Mattias, nipoti di nonno Libero, dopo aver completamente ristrutturato i locali, hanno inaugurato la terza gestione, quella dei “Nipoti di Bastian Contrario” la cui mission è il profondo rispetto della tradizione culinaria e della ospitalità di Romagna.

Orari

Dal martedì alla domenica
dalle 19.30
Aperto anche per pranzo domenica e festivi
dalle ore 12.30

Chiuso per turno il lunedì

Telefono